Nello svolgere la mia professione molto spesso – anzi direi giornalmente- mi vengono richiesti dei consigli da parte di mamme che non conosco o da parte di colleghe , su come approcciarsi con i propri bambini o i bambini presso cui prestano assistenza .
So perfettamente che chi avrà ricevuto una mia risposta avrà pensato che sono odiosa e che non voglia aiutare. Ma non è così .
Credo troppo fortemente nell’unicità dell’essere umano , sostengo questo da sempre ecco perchè aborro metodi sul sonno o sulla gestione dei bambini come se fossero tutti uguali suggeriti da libri o manuali d’uso
Sono tante , troppe le variabili richieste per formulare anche la più banale delle ipotesi. Ecco perchè rispondo NO .
Nei miei percorsi sul sonno , riesco a pronunciarmi solo dopo aver letto i materiali inviati dai genitori , dopo aver visto il bambino nel suo contesto familiare , dopo aver parlato con mamma e papà
dopo aver fatto personalmente una MIA valutazione ( cognitiva, psicomotoria , relazionale ecc ecc ecc )
Spesso le persone trascurano questi particolari, perché siamo stati abituati a reperire libri e manuali sull’allevamento dei ” cuccioli” o sul sonno che lasciano il tempo che trovano e lo dimostra il fatto che se fossero efficaci tutti i bambini ”funzionerebbero ” allo stesso modo . Ma grazie a Dio questo non è
Apprezziamo l’unicità dei bambini , la loro specificità, le loro caratteristiche temperamentali e lavoriamo su di esse. I bambini non escono da una catena di montaggio, portano con se vite e vissuti delle loro famiglie .
Ovviamente il leitmotiv di tutto questo è sempre la FRETTA , il tempo che si deve spendere per risolvere la qualunque .Non abbiamo tempo , mai
Aiutare i bambini significa a mio modesto avviso anche mettersi all’ascolto , osservare passivamente ciò che ci rimanda il bambino col gioco, col pianto, con il suo corpo, con il suo movimento sia esso presente o no , come si nutre , come mi pongo io adulto nei suoi confronti nei momenti di criticità, che cosa provo IO adulto mentre non sono ingrato di gestire il momento . ..come lo tocco come lo guardo , che cosa mi suscita tutto questo .
Possono tutte queste cose trovare risposta da parte di una terza persona che nulla a che fare con l’evento ?
NO.
E con questo non voglio dire che chi si trova in difficoltà non debba chiedere un parere . Ma il parere può essere fornito su un prodotto , un ausilio , ma non su un fattore comportamentale/relazionale che richiede tutte le attenzioni , le risposte ed il rispetto che merita
Quindi mamme , colleghe non odiatemi se non mi troverete utile .
I bambini sono estremamente vulnerabili ai cambiamenti e alle abitudini e qualsiasi approccio messo in atto in modo non consono può danneggiare una relazione o una situazione e per questo preferisco astenermi dal dare giudizi o pareri senza aver conosciuto la famiglia .
Nel mio percorso professionale ho sempre cercato di affidarmi agli studi (senz’altro) ma all’osservazione passiva diretta della mamma e del bambino o dei bambini durante il gioco e l’esplorazione
Nel 1989 ai tempi della Scuola Puericultrici , noi allieve affiancavamo le educatrici nei tre settori nido ; lattantini- mezzani- grandi
Ci venivano richieste una serie di competenze in primis la capacità di osservare e formulare un ”giudizio/parere ” sui vari bambini ( erano una media di 45 per gruppo ). Solo dopo ci venivano affidati piccoli gruppi per poi organizzare le varie attività
Questa infatti è la mia forma mentis ( o il mio limite )
Non posso proferire parola fino a che non ho conosciuto la situazione nella realtà
Posso fare ipotesi e suggerire qualcosa ma anche questa attività mi richiede tempo. Molto tempo , perchè le informazioni di cui necessito sono davvero tante e dovrei accantonare il mio lavoro per dedicarmi in toto al determinato caso (purtroppo impossibile da farsi )
Men che meno poi posso essere utile sulle problematiche del sonno .
Ho colleghe molto in gamba tra l’altro che mi chiedono consigli su come approcciarsi al caso che hanno in esame. Ecco qui più che mai dico NO
Altrimenti torniamo al discorso dei metodi vari ” fai così , prova cosà…” Per cortesia mi si accappona la pelle . I bambini vanno trattati da bambini e non da elettrodomestici
Non me ne vogliate vi prego ma io lavoro così , già è difficile in certe situazioni
perchè non è sempre tutto rose e fiori figuriamoci brancolando nel buio
Preferisco che mi sbattiate voi la porta in faccia ma non i miei bambini
Buona domenica
Silvana