Molto spesso quando vengo contattata per le problematiche del sonno , mi rendo conto che gran parte del disagio che il/la bambino/a provano/a deriva dalla mancanza totale o parziale di movimento corporeo
Molto genitori non sanno che già dopo poche settimane dalla nascita il bambino dovrebbe avere la capacità di fare esperienza con la propriocezione ( la percezione di se stesso e del suo corpo )
Naturalmente modalità e tempi devono essere stabiliti a seconda del bimbo bimba , del vissuto e di come è il loro stato tonico emozionale rispetto alla relazione materna e paterna , come è avvenuta la nascita , se ci sono state delle criticità ecc…
Studiosi come Ajuriaguerra , Lapierre , Aucouturier in ambito psicomotorio, professione in cui mi sto ulteriormente specializzando , sono concordi nell’affermare che già durante la vita prenatale il feto compie una serie di esercizi di propriocezione all’interno dell’utero materno e che tenta poi di rimettere in pratica dopo la nascita , attraverso una serie di movimenti per ritrovare l’equilibrio che un tempo erano ritenuti dei meri meccanismi massivi e scoordinati di fronte alla sensazione di caduta
Durante gli esperimenti con il proprio corpo il/la bambino/a mette in atto una serie di competenze innate che gli consentono di fare conoscenza del proprio corpo e delle proprie capacità motorie
Quello che conta non è l’attività performante , ma la possibilità che si da al bambino/a di esperire le proprie capacità nell’esatto momento in cui ha bisogno di evolversi .
Anche il Dott.G.Rapisardi del centro Brazelton dell’ospedale Meyer di Firenze , centro in cui mi sono formata , è concorde nell’affermare che il movimento ha una sua importanza nell’educazione al sonno
Ostacolare questo normale processo di sviluppo psicomotorio non gli consente di godere appieno del benessere .
Ho , ahimè appurato -mi duole sottolinearlo ma non posso non dire ciò verifico giornalmente – che le filosofie dell’alto contatto (che per carità partendo da un sano principio di valorizzazione del contatto precoce) ha sottovalutato l’importanza di spiegare molto bene alle mamme che i Bambini seppur bisognosi di contatto e stimolazioni corporee precoci e continue , ha anche bisogno di staccarsi ogni tanto dal corpo materno , proprio per permettere al/la bimbo/a stesso di avviare quel processo tanto utile quanto sano qual è
il ‘processo di individuazione e separazione ‘
dalla figura maternante che gli consente appunto di utilizzare le proprie risorse interiori che ogni essere umano possiede al fine di creare un individuo sano emotivamente e psicologicamente
Così come in tutte le cose gli estremismi provocano danni , pertanto non sarà sano né utile abbandonare un/una bimbo/a a se stesso senza alcuna stimolazione corporea , ma nemmeno passare h24 con un bimbo portanto in fascia o sempre in brvvio non consentendogli di vivere una breve separazione e di conseguenza uno sviluppo psichico e motorio adeguato.
E vi devo dire che durante le consulenze del sonno spessissimo sono emerse queste particolarità .
Bimbi cresciuti in fascia che a 8/9 mesi sono drammaticamente ipotonici ed incapaci di reggere il capo , incapaci di regolarsi sull’asse mediana del corpo e di fare esperienza antigravitazionale …
quindi ?
La via di mezzo , come sempre pare essere la più utile .
Movimento libero ma pensato e con lo scopo precipuo di fornire benessere al bambino/a e libertà di esprimersi attraverso il corpo in quanto linguaggio non verbale
Bene .
Fra poco ci saranno le tanto agognate vacanze ed io sarò in ferie per qualche settimana .
Ma sui social e qui ci sarò per voi con tutto il cuore
Per ora vi mando un caldo saluto e vi auguro di passare serenamente le vostre vacanze con i vostri bambini e bambine
Vi abbraccio
Silvana